“In un’antica leggenda giapponese si narra di un samurai bellicoso che un giorno sfidò un maestro Zen chiedendogli di spiegare i concetti di paradiso e inferno. Il monaco, però, replicò con disprezzo: «Non sei che un rozzo villano; non posso perdere il mio tempo con gente come te!» Sentendosi attaccato nel suo stesso onore, il samurai si infuriò e sguainata la spada gridò: «Potrei ucciderti per la tua impertinenza». «Ecco» replicò con calma il monaco «questo è l’inferno». Riconoscendo che il maestro diceva la verità sulla collera che lo aveva invaso, il samurai, colpito, si calmò, ringuainò la spada e si inchinò, ringraziando il monaco per la lezione «Ecco» disse allora il maestro Zen «questo è il paradiso». L’improvviso risveglio del samurai e il suo aprire gli occhi sul proprio stato di agitazione ci mostra quanto sia fondamentale la differenza fra l’essere schiavi di un’emozione e il divenire consapevoli del fatto che essa ci sta travolgendo. Il consiglio di Socrate «conosci te stesso» fa proprio riferimento a questa chiave di volta dell’intelligenza emotiva: la consapevolezza dei propri sentimenti nel momento stesso in cui essi si presentano.
Estratto dal libro “Intelligenza emotiva” di Daniel Goleman
"When I grow up" - Bernadette Doolan - Crawford Art Gallery Cork Ireland foto by Alip