ULISSE
.... e tutto fù silenzio. Sia quel che ha da essere.
..... estrasse dal taschino del panciotto un acciarino di nichel .... e tese a Stephen l'esca fiammeggiante nella conchiglia delle mani (p.28)
..... il vuoto incombe certamente su tutti quelli che tessono il vento (p.29)
... sulle sue sagge spalle attraverso la scacchiera delle foglie il sole lanciava lustrini, danzanti monete (p.50)
Stephen chiuse gli occhi per sentire le sue scarpe schiacciar scricchiolanti marami e conchiglie. Ci cammini attraverso comunque. Io lo faccio, un passo alla volta. Un brevissimo spazio di tempo attraverso brevissimi tempi di spazio (p.51)
Parlare: come se servisse ad aggiustare qualcosa (p.100)
Staccò gravemente il fiore dallo spillo che lo teneva puntato ne aspirò il quasi niente profumo e se lo mise nella tasca del cuore (p.107)
Gradevole senso sella sera. Basta con tutti questi giri. Soltanto indugiare là, calmo crepuscolo, che tutto il resto corra pure. Dimenticare. Raccontare dei posti dove sei stato, usanze strane .... (p.108)
Uno potrebbe vivere nel suo buco solo tutta la vita. Si' certo. Ma avrebbe sempre bisogno di qualcuno per calarlo nella fossa anche se se la fosse scavata con le sue mani. Tutti lo facciamo. Solo l'uomo seppellisce i morti. No anche le formiche. Quel che colpisce subito. Seppellire i morti. Dicono che Robinson Crusoe é realistico. Bene allora lo seppellì Venerdì. Ogni Venerdì seppellisce un Giovedì a pensarci bene (p.152)
Passò imponente su per la scala pilotato da un ombrello, un volto solenne incorniciato dalla barba (p.163)
Ma come l'intitola? Chiese Myles Carwfors. Dove avevan preso le susine? - L'intitoli, un momento, disse il professore, scostando le lunghe labbra per riflettere. L'intitoli vediamo un pò. L'initioli: deus nobis haec otia fecit. (p.202)
... - No disse Mr. Bloom. Vengo ora da un funerale . Me lo domanderanno tutto il giorno, mi par di sentirlo. Chi e' morto, quando e di che cosa? Seguiterà a tornar fuori come una moneta falsa.... (p.213)
Mr. Bloom seguitò tranquillamente a passeggiare, vedendo davanti a sé in piena luce la calotta stretta, l'ombrello, il bastone, lo spolverino ciondoloni. Fa la due giorni. Guardalo! scende un'altra volta. Un modo come un altro di andare avanti nel mondo. (p. 217)
... gli eventi futuri proiettano la loro ombra adavanti a sé ... (p.226)
Ero più felice allora. O ero io quello? O sono io adesso? Ventotto ne avevo. Lei ventitré quando lasciammo Lombrad street west qualcosa di cambiato. Non ci ho mai preso gusto dopo Rudy. Non si può far tornare indietro il tempo. Come tenere l'acqua nella mano. Torneresti a quei tempi? Ricominciare daccapo. Ti piacerebbe? (p.229)
Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi (p.235)
Quattrini e cretini non si fanno compagnia (p.237)
Davy Byrne annuìsorrisesbadigliò tutto in una volta..... Davy Byrne, sazio del suo sbadiglio, disse con occhi lacrimacquosi.... (p.243)
... Mi sento meglio. Borgogna. Un buon tirami su. Chi ha inventato la distillazione? Qualcuno che aveva la luna. (p.245)
C'e' un detto di Goethe che Mr Magee ama citare. Guardati da cio' che desideri in gioventù perché l'otterrai nella maturità. (p.269)
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l'immensa responsabilità della cosa fatta. Firmato: Dedalus. (p.273)
Una risata gli danzò sulle labbra. (p.296)
Mr Kernan dette alla sua immagine uno sguardo di commiato. Colorito acceso, si capisce. Baffi brizzolati. Ex ufficiale dell'esercito in India. Faceva bravamente avanzare il suo torso tarchiato sui piedi inghettati, squadrando le spalle. (p. 328)
Il panciotto color primula di Buck Mulligan sobbalzò allegramente al suo riso. (P. 340)
Non far domande e non sentirai bugie. (p. 361)
Ancora il piano. E' Cowley. Come ci si siede davanti, un tutto unico, comprensione reciproca. Noiosi scorticatori che grattano violini, con l'occhio fisso alla punta dell'arco, segano il violoncello, ti fan venire in mente il mal di denti... (p. 370)
Sei un astemio convinto? dice Joe - Tra un bicchierino e l'altro non piglio nulla, faccio io. (p. 401)
La figura seduta su un grosso macigno ai piedi di una torre rotonda era quella di un eroe, ampie le spalle vasto il pettoforti le membra franchi gli occhi rossi i capelli abbondanti le lentiggini ispida la barba grande la bocca grosso il naso lunga la testa profonda la voce nude le ginocchia muscolose le mani pelose le gambe acceso il volto nerborute le braccia. Da spalla a spalla misurava parecchie alne e le sue ginocchia montuose simili a rocce erano coperte, al pari del resto del suo corpo dovunque appariva, d'una spessa vegetazione di peli pungenti e fulvi per colore e durezza simili alla finestra di montagna. Le nari dalle ampie pinne, donde fuoriuscivano setole dello stesso colore fulvo, erano talmente capaci che all'interno della loro cavernosa oscurità la lodoletta avrebbe agevolmente potuto fare il suo nido. Gli occhi in cui una lacrima e un sorriso si disputavano eternamente il primato avevano le dimensioni di un cavolfiore di discreta grandezza. Una povedora corrente d'alito caldo usciva a intervalli regolari dalla profonda cavità della sua bocca mentre con ritmica risonanza le vigorose forti e sane ripercussioni del suo cuore formidabile tuonavano un continuo brontolio facendo sì che il terreno, la sommità della torre elevata e gli ancor più elevati muri della caverna ne vibrassero e tremassero. (p. 404-405)
Quel pubblico ciclopico fu preso da un vero e proprio convulso. Ma tosto il dolore li sopraffece e le loro mani si intrecciarono per l'ultima volta. Un nuovo torrente di lacrime sgorgò dai loro condotti lacrimali e il vasto concorso di popolo, toccato fin nel profondo dell'anima, scoppiò in singhiozzi da spezzare il cuore... (p. 424)
Mi permetta, disse, di abusare di questa nostra conoscenza che, per quanto possa apparir superficiale se la giudica in termini di tempo materiale, pure e' basata, come io spero e credo, su un sentimento di reciproca stima, sì da chiederle questo favore. però se avessi mai oltrepassato i limiti del dovuto riserbo, sia di scusa alla mia audacia la sincerità dei miei sentimenti. - No, ribatté l'altro, apprezzo pienamente i sensi che ispirano il suo modo d'agire e io espleterò l'incarico che Ella mi affida confortato dal pensiero che, benché doloroso il messaggio, questa prova della Sua fiducia in me addolcisce in una certa misura l'amarezza del calice. - Voglia allora consentirmi di prenderle la mano, diss'egli. La bontà del suo cuore, ne sono certo, le saprà dettare meglio di quanto possano le mie parole inadeguate, le espressioni più acconce a esprimere un'emozione la cui vivezza, dovessi io dar sfogo ai miei sentimenti, mi toglierebbe la favella. (p. 429)
Gironzola avanti e indietro con libretto e matita, testa in anticipo, talloni in ritardo .... (p. 431)
Cosi' J.J. a dir la sua, e a fare lo smargiasso dicendo che una campana e' buona finché non si sente l'altra e contano i fatti e la tattica di Nelson che guardava dal cannocchiale con l'occhio cieco ... (p. 444)
... E' un'usanza meglio onorata con l'infrangerla che con l'osservarla. (p. 450)
Bloom seguitava a parlare e parlare con John Wyse e era tutto eccitato, con quel muso color canchescappa e gli occhi color prugna che giravano da tutte le parti. (p. 453)
L'amore ama amare l'amore. (p. 456)
Perdiana molte verità si dicono per scherzo. E' uno di quei maledetti meticci. Si cacciava a letto all'albergo, mi diceva Pisser, una volta al mese col mal di capo come una ragazzina con le sue cose. Sapete che vi dico? Sarebbe un atto di Dio prendere un tipo così e buttarlo nel mare fottuto. Sarebbe legittima difesa, via. (p. 462)
La sera estiva aveva cominciato ad avvolgere il mondo nel suo misterioso amplesso. Lontano, laggiù a occidente, il sole tramontava e l'ultimo barlume del giorno che ahimé fugge veloce indugiava amorosamente sul mare e sulla spiaggia, sul superbo promontorio del nostro caro vecchio Howth, fedele guardiano come sempre delle acque della baia, sopra le rocce coperte d'alghe del litorale di Ssndymount e, ultima ma non meno importante, sulla tranquilla chiesetta, da cui, di quando in quando, usciva a fiotti nella pace circostante una voce di preghiera per colei che e' nel suo immacolato fulgore un faro sempiterno per il cuore umano sbattuto dalle tempeste, Maria, stella del mare. (p. 473)
Cissy aveva una mano maestra nell'arte di alleviare i piccoli disappunti della vita ... (p. 475)
I gemelli stavano ora giocando di nuovo allegramente perche' i dolori della fanciullezza sono fuggevoli come gli acquazzoni d'estate. (p. 488)
I colori dipendono dalla luce che si vede. Guarda il sole per esempio come l'aquila e poi una scarpa non vedi altro che una macchia giallastra. (p.518)
I pesci soffrono mai il mar di mare? (p.519)
Un diluvio di simile violenza ...ha spedito di gran carriera più di un tapino al mondo della luce. (p.558)
... ma a questo punto una campana che risuonava nel vestibolo tagliò corto quel dire che si prometteva così copioso di arricchimenti del tesoro delle nostre cognizioni. (p.558)
Non esito a dire che se fosse d'uopo potrei produrre un nugolo di testimoni d'eccellenza delle sue nobili funzioni, le quali, lungi dall'essere oggetto di scherno, dovrebbero costituire nobile incentivo nel cuore di ognuno. (p. 559)
.... e chi avesse opinato il contrario si sarebbe ritrovato ben presto dalla parte del torto. (p.574)
.... e tutto fù silenzio. Sia quel che ha da essere.
..... estrasse dal taschino del panciotto un acciarino di nichel .... e tese a Stephen l'esca fiammeggiante nella conchiglia delle mani (p.28)
..... il vuoto incombe certamente su tutti quelli che tessono il vento (p.29)
... sulle sue sagge spalle attraverso la scacchiera delle foglie il sole lanciava lustrini, danzanti monete (p.50)
Stephen chiuse gli occhi per sentire le sue scarpe schiacciar scricchiolanti marami e conchiglie. Ci cammini attraverso comunque. Io lo faccio, un passo alla volta. Un brevissimo spazio di tempo attraverso brevissimi tempi di spazio (p.51)
Parlare: come se servisse ad aggiustare qualcosa (p.100)
Staccò gravemente il fiore dallo spillo che lo teneva puntato ne aspirò il quasi niente profumo e se lo mise nella tasca del cuore (p.107)
Gradevole senso sella sera. Basta con tutti questi giri. Soltanto indugiare là, calmo crepuscolo, che tutto il resto corra pure. Dimenticare. Raccontare dei posti dove sei stato, usanze strane .... (p.108)
Uno potrebbe vivere nel suo buco solo tutta la vita. Si' certo. Ma avrebbe sempre bisogno di qualcuno per calarlo nella fossa anche se se la fosse scavata con le sue mani. Tutti lo facciamo. Solo l'uomo seppellisce i morti. No anche le formiche. Quel che colpisce subito. Seppellire i morti. Dicono che Robinson Crusoe é realistico. Bene allora lo seppellì Venerdì. Ogni Venerdì seppellisce un Giovedì a pensarci bene (p.152)
Passò imponente su per la scala pilotato da un ombrello, un volto solenne incorniciato dalla barba (p.163)
Ma come l'intitola? Chiese Myles Carwfors. Dove avevan preso le susine? - L'intitoli, un momento, disse il professore, scostando le lunghe labbra per riflettere. L'intitoli vediamo un pò. L'initioli: deus nobis haec otia fecit. (p.202)
... - No disse Mr. Bloom. Vengo ora da un funerale . Me lo domanderanno tutto il giorno, mi par di sentirlo. Chi e' morto, quando e di che cosa? Seguiterà a tornar fuori come una moneta falsa.... (p.213)
Mr. Bloom seguitò tranquillamente a passeggiare, vedendo davanti a sé in piena luce la calotta stretta, l'ombrello, il bastone, lo spolverino ciondoloni. Fa la due giorni. Guardalo! scende un'altra volta. Un modo come un altro di andare avanti nel mondo. (p. 217)
... gli eventi futuri proiettano la loro ombra adavanti a sé ... (p.226)
Ero più felice allora. O ero io quello? O sono io adesso? Ventotto ne avevo. Lei ventitré quando lasciammo Lombrad street west qualcosa di cambiato. Non ci ho mai preso gusto dopo Rudy. Non si può far tornare indietro il tempo. Come tenere l'acqua nella mano. Torneresti a quei tempi? Ricominciare daccapo. Ti piacerebbe? (p.229)
Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi (p.235)
Quattrini e cretini non si fanno compagnia (p.237)
Davy Byrne annuìsorrisesbadigliò tutto in una volta..... Davy Byrne, sazio del suo sbadiglio, disse con occhi lacrimacquosi.... (p.243)
... Mi sento meglio. Borgogna. Un buon tirami su. Chi ha inventato la distillazione? Qualcuno che aveva la luna. (p.245)
C'e' un detto di Goethe che Mr Magee ama citare. Guardati da cio' che desideri in gioventù perché l'otterrai nella maturità. (p.269)
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l'immensa responsabilità della cosa fatta. Firmato: Dedalus. (p.273)
Una risata gli danzò sulle labbra. (p.296)
Mr Kernan dette alla sua immagine uno sguardo di commiato. Colorito acceso, si capisce. Baffi brizzolati. Ex ufficiale dell'esercito in India. Faceva bravamente avanzare il suo torso tarchiato sui piedi inghettati, squadrando le spalle. (p. 328)
Il panciotto color primula di Buck Mulligan sobbalzò allegramente al suo riso. (P. 340)
Non far domande e non sentirai bugie. (p. 361)
Ancora il piano. E' Cowley. Come ci si siede davanti, un tutto unico, comprensione reciproca. Noiosi scorticatori che grattano violini, con l'occhio fisso alla punta dell'arco, segano il violoncello, ti fan venire in mente il mal di denti... (p. 370)
Sei un astemio convinto? dice Joe - Tra un bicchierino e l'altro non piglio nulla, faccio io. (p. 401)
La figura seduta su un grosso macigno ai piedi di una torre rotonda era quella di un eroe, ampie le spalle vasto il pettoforti le membra franchi gli occhi rossi i capelli abbondanti le lentiggini ispida la barba grande la bocca grosso il naso lunga la testa profonda la voce nude le ginocchia muscolose le mani pelose le gambe acceso il volto nerborute le braccia. Da spalla a spalla misurava parecchie alne e le sue ginocchia montuose simili a rocce erano coperte, al pari del resto del suo corpo dovunque appariva, d'una spessa vegetazione di peli pungenti e fulvi per colore e durezza simili alla finestra di montagna. Le nari dalle ampie pinne, donde fuoriuscivano setole dello stesso colore fulvo, erano talmente capaci che all'interno della loro cavernosa oscurità la lodoletta avrebbe agevolmente potuto fare il suo nido. Gli occhi in cui una lacrima e un sorriso si disputavano eternamente il primato avevano le dimensioni di un cavolfiore di discreta grandezza. Una povedora corrente d'alito caldo usciva a intervalli regolari dalla profonda cavità della sua bocca mentre con ritmica risonanza le vigorose forti e sane ripercussioni del suo cuore formidabile tuonavano un continuo brontolio facendo sì che il terreno, la sommità della torre elevata e gli ancor più elevati muri della caverna ne vibrassero e tremassero. (p. 404-405)
Quel pubblico ciclopico fu preso da un vero e proprio convulso. Ma tosto il dolore li sopraffece e le loro mani si intrecciarono per l'ultima volta. Un nuovo torrente di lacrime sgorgò dai loro condotti lacrimali e il vasto concorso di popolo, toccato fin nel profondo dell'anima, scoppiò in singhiozzi da spezzare il cuore... (p. 424)
Mi permetta, disse, di abusare di questa nostra conoscenza che, per quanto possa apparir superficiale se la giudica in termini di tempo materiale, pure e' basata, come io spero e credo, su un sentimento di reciproca stima, sì da chiederle questo favore. però se avessi mai oltrepassato i limiti del dovuto riserbo, sia di scusa alla mia audacia la sincerità dei miei sentimenti. - No, ribatté l'altro, apprezzo pienamente i sensi che ispirano il suo modo d'agire e io espleterò l'incarico che Ella mi affida confortato dal pensiero che, benché doloroso il messaggio, questa prova della Sua fiducia in me addolcisce in una certa misura l'amarezza del calice. - Voglia allora consentirmi di prenderle la mano, diss'egli. La bontà del suo cuore, ne sono certo, le saprà dettare meglio di quanto possano le mie parole inadeguate, le espressioni più acconce a esprimere un'emozione la cui vivezza, dovessi io dar sfogo ai miei sentimenti, mi toglierebbe la favella. (p. 429)
Gironzola avanti e indietro con libretto e matita, testa in anticipo, talloni in ritardo .... (p. 431)
Cosi' J.J. a dir la sua, e a fare lo smargiasso dicendo che una campana e' buona finché non si sente l'altra e contano i fatti e la tattica di Nelson che guardava dal cannocchiale con l'occhio cieco ... (p. 444)
... E' un'usanza meglio onorata con l'infrangerla che con l'osservarla. (p. 450)
Bloom seguitava a parlare e parlare con John Wyse e era tutto eccitato, con quel muso color canchescappa e gli occhi color prugna che giravano da tutte le parti. (p. 453)
L'amore ama amare l'amore. (p. 456)
Perdiana molte verità si dicono per scherzo. E' uno di quei maledetti meticci. Si cacciava a letto all'albergo, mi diceva Pisser, una volta al mese col mal di capo come una ragazzina con le sue cose. Sapete che vi dico? Sarebbe un atto di Dio prendere un tipo così e buttarlo nel mare fottuto. Sarebbe legittima difesa, via. (p. 462)
La sera estiva aveva cominciato ad avvolgere il mondo nel suo misterioso amplesso. Lontano, laggiù a occidente, il sole tramontava e l'ultimo barlume del giorno che ahimé fugge veloce indugiava amorosamente sul mare e sulla spiaggia, sul superbo promontorio del nostro caro vecchio Howth, fedele guardiano come sempre delle acque della baia, sopra le rocce coperte d'alghe del litorale di Ssndymount e, ultima ma non meno importante, sulla tranquilla chiesetta, da cui, di quando in quando, usciva a fiotti nella pace circostante una voce di preghiera per colei che e' nel suo immacolato fulgore un faro sempiterno per il cuore umano sbattuto dalle tempeste, Maria, stella del mare. (p. 473)
Cissy aveva una mano maestra nell'arte di alleviare i piccoli disappunti della vita ... (p. 475)
I gemelli stavano ora giocando di nuovo allegramente perche' i dolori della fanciullezza sono fuggevoli come gli acquazzoni d'estate. (p. 488)
I colori dipendono dalla luce che si vede. Guarda il sole per esempio come l'aquila e poi una scarpa non vedi altro che una macchia giallastra. (p.518)
I pesci soffrono mai il mar di mare? (p.519)
Un diluvio di simile violenza ...ha spedito di gran carriera più di un tapino al mondo della luce. (p.558)
... ma a questo punto una campana che risuonava nel vestibolo tagliò corto quel dire che si prometteva così copioso di arricchimenti del tesoro delle nostre cognizioni. (p.558)
Non esito a dire che se fosse d'uopo potrei produrre un nugolo di testimoni d'eccellenza delle sue nobili funzioni, le quali, lungi dall'essere oggetto di scherno, dovrebbero costituire nobile incentivo nel cuore di ognuno. (p. 559)
.... e chi avesse opinato il contrario si sarebbe ritrovato ben presto dalla parte del torto. (p.574)